Blasfemia? Un reato inconsistente da abolire al più presto

di Giovanni Gaetani. Tratto da Micromega

Dobbiamo abolire le leggi contro la blasfemia, in Italia, in Europa e poi in tutto il mondo. Perché punire un cittadino per il reato di blasfemia (fosse anche solo con una multa di un euro) significa riconoscere che quel reato ha senso e che una punizione è necessaria.

Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle”, recita una frase attribuita a Voltaire. Lo stesso accadrà un giorno con i cosiddetti “blasfemi”: smetteranno di esistere quando noi smetteremo di punirli. Perché la blasfemia è a tutti gli effetti un reato inconsistente, proprio come la stregoneria, e a chi verrebbe mai in mente di criminalizzarla nuovamente, nel 2021? A pochissimi esagitati, che giustamente attirano su di sé lo scherno degli italiani, i quali avvertono l’assurdità di una simile proposta. Ma allora perché lo stesso non accade con chi difende ciecamente le leggi italiane contro la blasfemia?

La tesi che sosterremmo in questo articolo è questa: dobbiamo abolire le leggi contro la blasfemia, perché non esiste un motivo uno per mantenerle in piedi, mentre al contrario ne esistono numerosi per abolirle.

Ma vediamo innanzitutto cosa sono queste leggi e come vengono applicate nel mondo… (potrebbe essere necessario un abbonamento o una donazione per continuare a leggere su Micromega)

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